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“Storia di Cattolica” con il sostegno di Coop134

Coop134 ha sostenuto la pubblicazione del libro fotografico “Storia di Cattolica, nelle fotografie d’epoca (1900-1960)”. Un racconto per immagini, estrapolate dalla collezione di Franco Del Fattore, da un’ideazione di Dorigo Vanzolini, con i contributi storici di Emilio Filippini e i testi di Alda Ugolini Filippini.

Il libro, frutto di appassionate ricerche fotografiche, si propone di presentare, sia pure in modo frammentario, una pagina significativa della storia della città. Le fotografie, i disegni, le cartoline, sono stati cercati con pazienza e curiosità per illustrare luoghi e mode nei loro cambiamenti durante il corso degli anni, fin dai primordi dell’industria del turismo. Una panoramica della Cattolica che oltre alla vocazione marinara abbracciava sempre di più quella turistica, con le immagini delle ville che a partire dalla fine dell’800 costituivano le abitazioni delle famiglie signorili che frequentavano la città per giovarsi delle cure balneari, e della vita di svago e riposo nelle vacanze estive.

Le inquadrature propongono ricordi in bianco e nero: chiaro-scuri che definiscono le architetture sullo sfondo di cieli che parlano di caldo sole sulla spiaggia frequentata come luogo di incontro e di socializzazione, durante la stagione dei bagni. Il luogo dove vedere e farsi vedere.

La fotografia è certamente lo strumento migliore per realizzare il reportage della vita balneare che si ripete e nel contempo cambia col passare degli anni. Cattolica infatti si anima, soprattutto in estate, di un sempre maggior numero di forestieri sulla scia della ormai consolidata moda della villeggiatura al mare agevolata dal nuove mezzo di trasporto: il treno.

Nel volume accanto alle immagini delle ville e alberghi destinati all’accoglienza dei turisti, vengono proposte anche foto di altri edifici importanti nel contesto urbanistico della città, come il Palazzo comunale, la stazione ferroviaria, le colonie marine, oltre a scorci del centro storico.

I personaggi e i luoghi sono reali e i riferimenti a fatti e persone sono assolutamente autentici e sono citati con la precisa intenzione di non perderne il ricordo. Alcuni sono ancora presenti nella memoria collettiva, altri completamenti persi nel tempo ma vengono recuperati per perpetrare la memoria, fondamento della consapevolezza della propria identità.

L’iniziativa vuole contribuire a rendere nell’insieme l’atmosfera di un tempo ormai lontano, ma ancora presente in ciò che rimane di quello che fu, consapevoli che la riflessione sul passato riempie di sapore il presente e pone le basi per il futuro.